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MASSAGGIO MIOFASCIALE

  • Immagine del redattore: Dott. Emanuele Pace
    Dott. Emanuele Pace
  • 26 set 2018
  • Tempo di lettura: 1 min

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Il massaggio miofasciale viene utilizzato sia a scopo preventivo, sia per il trattamento delle rigidità e delle contratture della muscolatura. Questa tecnica agisce sulla fascia (tessuto connettivale resistente che riveste ed unisce i ventri muscolari) attraverso trazioni e compressioni, effettuate a livello delle zone dolenti e del muscolo nella sua totalità.


È un massaggio lento e ritmato, localizzato sulla zona interessata, grazie all’abilità del massaggiatore che muove nel giusto modo i piani sottostanti alla cute, agganciandoli e spostandoli trasversalmente alla linea del tessuto interessato. Può durare dai 30 secondi ad un paio di minuti.


Le principali indicazioni sono in caso di contratture e ipoestensibilità muscolare, esiti cicatriziali (fibrosi e aderenze interfasciali) o in presenza di ridotta mobilità articolare.

Molto utile per sportivi che vogliono migliorare la propria performance in quanto il massaggio miofasciale aumenta l’apporto ematico, migliorare il deflusso venoso e linfatico, restituire scorrevolezza ai tessuti e modificare la percezione di rigidità e di dolore.

 
 
 

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